di Simone Baroncia (Korazym, 14 novembre 2017)
– La Bibbia è da sempre il libro più venduto al mondo, oltreché ad essere stato il primo ad essere stampato nella seconda metà del 1400 da Johann Gutenberg. Però oggi corre il rischio di restare solo un libro di memorie antiche.
La Bibbia è da sempre il libro più venduto al mondo, oltreché ad essere stato il primo ad essere stampato nella seconda metà del 1400 da Johann Gutenberg. Però oggi corre il rischio di restare solo un libro di memorie antiche. Invece la Bibbia è il Libro che alimenta la nostra vita, come ha scritto Simone Venturini nel libro ‘Il potere segreto della Bibbia. Per scoprire Dio e se stessi’, cercando di mettere a fuoco i contenuti del Testo Sacro per renderli più fruibili.
Egli dal 2004 lavora presso l’Archivio Segreto Vaticano ed è docente di Scienze Bibliche all’Università della Santa Croce. In questo lavoro, intitolato ‘Il potere segreto della Bibbia per scoprire Dio e se stessi’ (edito da VandA.Epublishing ed in vendita su Amazon e a Roma presso la Libreria Coletti), l’autore parte dai fondamentali (‘Chi ha scritto la Bibbia?’) per approdare ad alcune riflessioni più complesse (‘L’innominabile e inafferrabile realtà di Dio’).
Infatti nell’introduzione l’autore ha descritto lo scopo del libro, che è quello di avvicinare il lettore alla conoscenza della Bibbia, perché “va letta in profondità, superando le contraddizioni superficiali e le interpretazioni della teologia: solo così essa diventa una vera e propria guida universale alla scoperta di se stessi e di come trovare il vero Dio… Parla di persone che hanno provato le nostre emozioni (paura e gioia, odio e amore). La Bibbia è il libro in cui il divino e l’umano si compenetrano sino a fondersi insieme, diventando quasi inscindibili l’uno dall’altro”.
Nel volume si trova anche una rilettura dei tanti simboli biblici: “Erano il mezzo più efficace per rendere trasparenti le storie che raccontavano, per far sì che attraverso quello che essi dicevano, i loro destinatari riconoscessero non solo se stessi, i propri problemi, le proprie ansie, ma anche Dio”.
A lui abbiamo chiesto spiegazione del libro con un titolo così: “Perché ritengo, anzitutto, che la gente ami la Bibbia, sia affascinata da essa, ma occorre anche ‘sdoganarla’ almeno un pò da certe presentazioni editoriali che, francamente, invogliano ben poca gente a leggere la Bibbia. Inoltre, penso che il titolo, scelto dal mio editor VandaA Epublishing, rifletta veramente il contenuto del libro. L’ho iniziato a scrivere nel 2012, quando l’editore Newton Compton mi aveva chiesto di scrivere un libro del tipo ‘101 misteri sulla Bibbia’. Poi però abbandonò l’idea. Nel frattempo, nella mia vita, sono accadute diverse cose, la più importante delle quali è l’esperienza di angoscia e di sofferenza che ho vissuto la scorsa estate, dove ho finalmente scoperto dove abita Dio e cosa accade quando Lui si manifesta veramente nella nostra vita”.
Quale è il potere della Bibbia?
“E’ il potere di farci scoprire dove abita Dio e chi Egli sia veramente. E’ il potere messo in mano a chiunque si scopra fragile e bisognoso di un Padre eterno che lo inserisca nella propria spirituale famiglia, dove vive un fratello come Cristo e una madre come la Vergine Maria. Del resto, il problema dei problemi dell’uomo contemporaneo è la sua sensazione di insicurezza e di profondo e devastante isolamento sia da se stesso, che dagli altri. La Bibbia, soprattutto i vangeli, se letti in profondità e attraverso la lente d’ingrandimento dei suoi potentissimi simboli, offre l’occasione di trovare in noi stessi la Luce di un Dio che abita nel nostro cuore”.
Quale esperienza di Dio racconta il libro?
“La mia esperienza. L’esperienza di un biblista che ha ormai scoperto di essere un uomo, un credente in Dio e un amante della vita, prima di essere uno ‘specialista nel settore’. Un’esperienza mistica che ho vissuto nell’estate del 2016, quando all’improvviso una grande e calda luce si è sprigionata dal mio cuore ed ha finalmente illuminato tutto ciò che mi circondava.
Piansi come un bambino e finalmente compresi che Dio non lo si incontra nella mente, nei ragionamenti, nelle idee, ma solo nel cuore. Un pò come accadde a Maria Maddalena, quando si recò al sepolcro. Mai dimenticherò quel giorno e quell’ora dove ho finalmente trovato la casa del Padre. Un pò come accadde ai discepoli che chiesero a Cristo dove abitasse. Giovanni ci tramanda perfino l’ora in cui fecero quella esperienza”.
Come leggere la Bibbia per scoprire Dio e se stessi?
“Secondo me, bisogna abbandonare la tentazione di leggere la Bibbia alla lettera. Occorre andare in profondità, laddove essa si erge a libro universale e dell’intera umanità. Per farlo, occorre però anzitutto sperimentare sulla propria pelle cosa sia l’angoscia di aver fondato la propria vita su idoli e false speranze.
Essa esplode quando accade qualcosa di inaspettato nella vita, di estremamente doloroso e che richiede da noi una decisione forte e coraggiosa. Solo allora, tutto ciò che non è Dio cadrà, insieme a tutte le false e fuorvianti interpretazioni della Bibbia che a quegli idoli davano corpo”.
Riprendere in mano la Bibbia può significare ritrovare la propria vita.