Descrizione
Lesbiche ottocentesche perse nella brughiera (Gentleman Anne), poetesse erotiche (Rosa conchiglia), cantanti blues (Cosa beveva Janis Joplin?) e corpi mutanti in un futuro senza maschi (Api Regine) sono le protagoniste di questa raccolta di testi teatrali che mettono al centro il corpo mai allineato e in continua trasformazione di un femminile poco rassicurante.
Quattro pièce che prendono ispirazione dalle vite e dalle opere di artiste e donne visionarie realmente esistite. Anaïs Nin, Charlotte Brontë, Janis Joplin, Anne Lister e Valerie Solanas si reincarnano in un gioco di invenzioni drammaturgiche, citazioni e tradimenti che si intreccia con la contemporaneità.
Il repertorio classico teatrale occidentale vanta parecchie famose eroine, ma i ruoli femminili sono molto meno numerosi di quelli maschili e spesso sono solo appendici drammatiche: innamorate, madri, figlie, confidenti, raramente hanno una linea d’azione autonoma. Sono molte le autrici contemporanee che hanno invertito la tendenza nelle loro opere e ormai la potenza dell’impatto dei personaggi femminili nelle trame di finzione è comprovata, ma ancora le direzioni artistiche dei teatri sono caute nell’affiancare agli eroi di ieri le antieroine di oggi. Donne dedite al piacere, alla conoscenza, all’arte e alla sfida, donne che più che a procreare e a conservare pensano a distruggere o a distruggersi. Una vera rivoluzione.