Description
«Pur non avendo né il potere, né il tempo né l’occasione di conquistare il mondo come fecero Alessandro e Cesare, piuttosto che rinunciare ad essere padrona di un mondo, visto che la Fortuna e i Fati non hanno voluto offrirmene, ne ho concepito uno di mia invenzione. Di ciò, io spero, nessuno vorrà biasimarmi, perché ciascuno ha il potere di fare altrettanto»
Più nota ai contemporanei per la presunta eccentricità che per i meriti letterari, la riscoperta di Margaret Cavendish (1623-1673), duchessa di Newcastle, si deve alle studiose femministe del Novecento, prima fra tutte Virginia Woolf. Il mondo sfavillante (1668) è il primo romanzo utopico-fantascientifico della letteratura inglese scritto da una donna. Al centro del racconto Cavendish pone le avventure straordinarie di un’eroina indipendente ed ambiziosa alla quale affida il compito di aggredire a colpi di ironia e demolire con la forza di un pensiero anticonformista i modelli epistemologici e gli assunti ideologici della società patriarcale del suo tempo. Uno degli aspetti più attraenti di questa visione è la suggestiva figurazione di un mondo altro diffusamente solidale che, dal ripudio dell’arroganza intellettuale maschile e della crudeltà gratuita verso le altre specie viventi, giunge a ribaltare la prospettiva antropocentrica allora in voga e a inventare nuovi spazi di libertà.
Un grandioso caso di protofemminismo.