Description
Tutte le donne insieme dovrebbero cospargere di fiori la tomba di Aphra Behn
Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé
Aphra Behn (1640-1689) fu la prima scrittrice professionista della letteratura inglese. In Una stanza tutta per sé Virginia Woolf ne scrive con ammirazione, riprendendo le idee espresse da Vita Sackville-West in questa avvincente biografia.
Aphra Behn ebbe una vita costellata di avventure: il viaggio in Suriname, lo spionaggio internazionale, la prigione per debiti, la fama come commediografa e romanziera, l’amicizia dei maggiori intellettuali e libertini della Londra della Restaurazione. Amò uomini e donne, restando sempre una donna libera, «dedita al piacere e alla poesia». Si descrisse come un’autrice «costretta a scrivere per guadagnarsi il pane e che non si vergogna di ammetterlo». Con il nom de plume di “Astrea” si conquistò gli epiteti di «geniale» e «incomparabile», ma anche quelli di punk (sgualdrina) e di bawdy Poetess (poetessa oscena).
Vita Sackville-West fu la prima a riscattare Aphra Behn dal disprezzo della critica misogina, con questa biografia pubblicata nel 1927 – qui arricchita da un saggio introduttivo sulle opere della scrittrice, incluse le poesie omoerotiche.
Questo libro riguarda non una, ma tre scrittrici: Aphra Behn, donna del Seicento dalla vita ribelle, Vita Sackville-West e Virginia Woolf, autrici del Novecento unite da un sodalizio intellettuale e amoroso. Due secoli e mezzo separano la prima dalle altre due, una genealogia le unisce in quanto donne che, in una società patriarcale, sono riuscite a fare della scrittura la propria professione.
Rassegna stampa
La Libreria delle Donne: Aphra Behn, l’incomparabile Astea
Vita Sackville-West Aphra Behn. L’incomparabile Astrea. A cura di Serena Guarracino