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Fumo, bevi e mangio molta carne di P. Dacrema


di Valeria Merlini (Panorama, 10 maggio 2016)


– Per mezzo  di argomentazioni approfondite e convincenti, Pierangelo Dacrema mette sul banco degli imputati talebani della salute, ciarlatani dell’ambientalismo e animalisti demagoghi e, nel contempo, offre nuovi spunti di riflessione sul tema del vizio.

Per mezzo di argomentazioni approfondite e convincenti, Pierangelo Dacrema mette sul banco degli imputati talebani della salute, ciarlatani dell’ambientalismo e animalisti demagoghi e, nel contempo, offre nuovi spunti di riflessione sul tema del vizio.

Il suo è un libro provocatorio, dall’aspetto deliberatamente controcorrente, in cui vuole affermare con certezza che certi piaceri corrispondono a un’irrinunciabile ricompensa per la nostra breve vita. In un mondo che continua a ripeterci la necessità di vivere sano, l’autore lancia un grido di protesta a nome di chi desidera mangiare, bere e fumare quando gli pare, rimettendo in gioco il concetto di etica tanto quanto quello di tolleranza: “Il problema è che fumo e bevo, di brutto, e offro spesso uno spettacolo indecente di me stesso. Per di più mangio altri animali, e dimostro con questo la mia natura di uomo prepotente, arrogante, forse anche poco intelligente. Mi sembra che esistano gli estremi per trattare la questione come un problema etico. Una volta affrontato il quale avrò qualche elemento in più per capire se devo considerarmi un individuo immarale o più o meno normale”.

Fumo, bevo e mangio molta carne

di Pierangelio Dacrema

VandA.ePublishing, 2016